;Che cos’è un ponteggio autosollevante?
Molto spesso mi chiedono che cosa facciamo nella nostra azienda e quando nomino i ponteggi autosollevanti mi trovo di fronte sguardi persi e la frase successiva di chi mi è di fronte é “??…cosa sono?”
Se la poca conoscenza delle macchine per il cantiere mi risulta abbastanza normale nelle persone al di fuori del settore, mi lascia un po’ perplessa nelle persone che in cantiere ci vanno quotidianamente.
I ponteggi tradizionali, tutti quei tubi collegati insieme in qualche modo, messi attorno alle case e ai palazzi, li conoscono un po’ tutti, ma l’autosollevante ?? che illustre sconosciuto!
Il ponteggio autosollevante è una passerella (una specie di corridoio) che sale e scende percorrendo dei tralicci (un po’ come quelli dell’alta tensione, solo più piccoli e non a piramide).
E’ fatto come un LEGO, con moduli che si assemblano : moduli orizzontali (travi) per creare la passerella dove si cammina e lavora; moduli verticali (elementi tralicciati) con cremagliera per salire fino all’altezza dove è necessario lavorare. Il movimento é trasmesso da dei motoriduttori elettrici autofrenanti, montati sui gruppi di sollevamento.
I motoriduttori fanno ruotare i pignoni lungo la cremagliera e muovere la macchina in alto e basso.
E’ una macchina per il sollevamento, progettata e costruita secondo le norme UE e non necessita quindi di progetto per ogni installazione.
La macchina sale e scende in modo molto semplice, muovendo una levetta sul quadro comando.
- Quando il ponteggio autosollevante ha una sola colonna é chiamato MONOCOLONNA.
- Quando 2 colonne vengono collegate con i moduli orizzontali viene chiamato BICOLONNA.
Euroscaf produce diversi modelli e le lunghezze variano a seconda del modello.
A differenza del ponteggio tradizionale, il ponteggio autosollevante solleva le persone ed il materiale con il quale serve lavorare e si ferma esattamente dove serve.
Perché allora è ancora poco conosciuto?
Innanzitutto, per la difficoltà della maggior parte di noi a provare quel che non conosciamo.
Un altro fattore è che nelle case residenziali con altezze e dimensioni ridotte l’uso dell’autosollevante spesso risulta meno conveniente dal punto di vista economico (nei paesi nordici invece, dove sicurezza ed efficienza nel lavoro vengono considerati fattori essenziali, vengono usati praticamente ovunque).
Nelle grandi città, fino a pochi anni fa, il ponteggio autosollevante era sempre perdente nei confronti del tradizionale, non perché fosse meno conveniente, anzi!! lo era di molto ed i tempi delle lavorazioni sarebbero stati velocizzati di 2/3, ma il vantaggio era, che sui ponteggi tradizionali venivano affisse le pubblicità, per anni!! E queste venivano pagate talmente tanto da risultare un guadagno per chi aveva la finestra oscurata da un fantastico telone pubblicitario!
Le amministrazioni, con il tempo, si sono rese conto del problema dei lavori “senza fine” ed hanno imposto dei termini entro i quali i lavori devono finire.
Quali sono i vantaggi nell’uso del ponteggio autosollevante?
Premettendo che, non è utilizzabile in tutte le situazioni e spesso il ponteggio tradizionale è la soluzione più semplice, ci sono innumerevoli vantaggi nell’uso dell’autosollevante:
- permette di lavorare nella massima efficienza;
- di essere più veloci e produttivi (non serve percorrere scale in salita e discesa continuamente);
- permette di caricare il materiale con il quale devo lavorare ed evitare quindi di dover avere degli altri macchinari (gru, montacarichi) per sollevare il materiale;
- permette di lavorare nella massima sicurezza su una macchina che è protetta dal pericolo di caduta;
- consente di contornare le forme delle facciate sulle quali lavorare.
Speriamo che le spiegazioni date siano semplici ed utili, ma nel caso di altri dubbi siamo a disposizione per ulteriori informazioni.



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